Incarico Governo: tutti i ministri bocciati nella storia d’Italia

Pubblicato il 30 Maggio 2018 alle 16:17 Autore: Giulia Della Martera
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Incarico Governo: tutti i ministri bocciati nella storia d’Italia

Il rifiuto del Presidente della Repubblica, alla nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia, ha aperto una crisi istituzionale senza precedenti. In seguito al “no” di Mattarella, figura di garanzia, a consegnare un ministero così fondamentale per il Paese ad un euroscettico, Conte, il capo del governo indicato dalla “Lega pentastellata”, ha rimesso il mandato.

L’invocato impeachment

Così, proprio quando la “crisi di governo“(la più lunga nella storia della nostra Repubblica) sembrava volgere a termine, il tentativo di un governo è andato sfumato. Subito è stato invocato l’impeachment da parte di M5S  e Fratelli d’Italia. Il Presidente viene accusato di aver giocato il ruolo di “Re Sergio”, bloccando la formazione del cosiddetto “governo del cambiamento”. D’altro lato PD  e Forza Italia sostengono la legittimità della decisione presa dal capo di Stato, in conformità all’articolo 92, 2° comma, della Costituzione: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.” Questa posizione è sostenuta anche da numerosi costituzionalisti che hanno sostenuto come manchino i requisiti per chiedere la messa in stato d’accusa. Ne è scaturita una vera e propria lotta tra guelfi e ghibellini, sul web.

Incarico Governo affidato a Cottarelli, ma…

Mattarella ha affidato il delicatissimo incarico di formare una squadra di ministri a Carlo Cottarelli. L’ex commissario alla Spending Review ha l’incarico di formare un governo neutrale, per mantenere i conti in ordine“Andrò in Parlamento con un programma che presenti la legge di bilancio e porti il paese alle elezioni all’inizio del 2019 in caso di fiducia o dopo agosto in caso di sfiducia”- ha comunicato nel discorso di accettazione del mandato. “Presenterò in tempi molto stretti la lista dei ministri. Il governo sarà neutrale, assicurerà una gestione prudente dei conti pubblici e riterrà essenziale la partecipazione dell’Italia all’area euro. Mi impegno a non candidarmi e così anche i ministri”. Ieri era prevista la presentazione della lista di ministri, ma è saltato tutto all’ultimo momento. Cottarelli crede che ci sono ancora possibilità per un governo politico.

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Incarico Governo: 4 precedenti del rifiuto di un ministro

Nonostante quella di Mattarella sia stata una presa di posizione chiara per difendere l’euro, la presenza dell’Italia in Europa e la stabilità del mercato, non è la prima volta che un ministro proposto venga bocciato. Ci sono infatti 4 precedenti.

Nel 1979 il presidente Cossiga ha rifiutato al ministero della Difesa il nome di Clelio Darida. Poi, nel 1994, Berlusconi propose alla Giustizia il suo avvocato, Cesare Previti. A causa del conflitto di interessi, Scalfaro si oppose, proponendo Alfredo Biondi. Previti ottenne comunque la sua poltrona, al Ministero della Difesa. Il terzo “no” fu quello di Ciampi alla nomina di Maroni, che aveva sulle spalle un processo in corso per aver opposto resistenza a una perquisizione nella sede della Lega Nord.

Maroni fu spostato allora dalla Giustizia al Lavoro. Infine, molto recentemente, nel 2014, lo stop è toccato a un ministro proposto da Renzi. Il capo dello Stato Napolitano si oppose al nome del magistrato Nicola Grattieri poiché egli stava ancora svolgendo il suo mandato di magistrato. La carica di ministro non è compatibile con quella di magistrato. Alla Giustizia fu allora chiamato Orlando.

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L'autore: Giulia Della Martera