Delta Plus: cosa si sa sulla nuova variante del coronavirus?

Pubblicato il 29 Ottobre 2021 alle 08:00 Autore: Guglielmo Sano
Variante epsilon: cosa cambia rispetto alla Delta e attuale diffusione

Delta Plus: cosa si sa sulla nuova variante del coronavirus?

Delta Plus: la “variante della variante” Delta, quella ormai predominante in Europa, sta sempre più attirando l’attenzione degli studiosi oltre che dei media. Gli scienziati stanno cercando di capire se sia più contagiosa e più pericolosa delle altre mutazioni.

Delta Plus: cosa si sa sulla nuova variante del coronavirus?

Delta Plus: la mutazione AY.4.2 del Sars Cov 2, un sottolignaggio della variante Delta che appunto viene ormai comunemente denominata Delta Plus, si può rilevare in una persona contagiata su 10 nel Regno Unito secondo i più recenti studi condotti nel Regno Unito (il paese che finora ha investito di più finora nel sequenziamento del coronavirus). La variante è diffusa anche in Italia, oltre che in altri paesi, anche se per il momento con un’incidenza di molto inferiore (ma sono pochissimi i sequenziamenti che possono essere utilizzati per fare dei confronti).  

La mutazione AY.4.2 è stata individuata per la prima volta lo scorso aprile: subito venne apparentata alla Delta, che aveva già praticamente scalzato la Alfa (inglese) come variante più diffusa in Europa. A differenza della Delta, la Delta Plus viene tuttora classificata dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, come una mutazione non molto pericolosa: infatti, non è stata etichettata né come “variant of concerns”, cioè una variante di cui preoccuparsi, né come “variant under investigation” (che merita indagini approfonditi, in sostanza). Solo nel Regno Unito, attualmente, è salita al livello di “variant under investigation”.

 È più contagiosa o più pericolosa?

Delta Plus: detto ciò, gli studi sulla mutazione sono appena cominciati. Chiaramente sono soprattutto quelli britannici gli scienziati più interessati ad approfondirne le capacità. Allo stato dei fatti, sono riusciti a produrre solo alcune ipotesi rispetto alla sua diffusione, spesso a scapito della Delta. In generale, gli studiosi ritengono che il contagio da Delta Plus non comporti un maggiore rischio di ospedalizzazione o decesso rispetto alla Delta (d’altro canto, non è ben chiaro se anche il contagio da Delta comporti maggiori possibilità di sviluppare forme gravi del Covid: in alcuni paesi succede, in altri no, secondo le più recenti ricerche sul tema).

Per quanto riguarda la contagiosità, si pensa che la Delta Plus abbia attecchito più che altro per via dell’eliminazione delle limitazioni anti-contagio (per cui ha innescato dove la Delta era sparita, insomma, una serie di focolai) anche se non è possibile escludere che sia in grado di superare più agevolmente le difese immunitarie anche quelle di chi si è già negativizzato. Tuttavia, anche se è presto per dirlo, difficilmente la Plus inciderà più di tanto sull’evoluzione della pandemia vista i tassi di efficacia dei vaccini.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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