Il discorso di Bersani a Torino: un’analisi

Pubblicato il 29 Settembre 2010 alle 20:54 Autore: Matteo Patané

Contrariamente alla gestione Veltroni, più dialogante, Bersani si getta all’attacco a testa bassa degli avversari politici, strutturando le sue accuse in due tematiche principali: la prima di stampo economico, la seconda più legata alla giustizia.
Bersani accusa il governo italiano di essere protagonista negativo non tanto della crisi economica, quanto delle pessime prestazioni italiane rispetto al resto della UE e dell’OCSE.
Ho preso l’indice più classico, il PIL, ed ecco i risultati di Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna.

Il grafico, i cui dati sono stati recuperati dall’ISTAT è da leggere nel seguente modo: fatto 100 il valore medio del PIL nell’anno 2000 per tutti gli stati indicati, a quale quota sarebbe il PIL di questi stati nel 2009? Come si vede, i risultati dell’Italia sono i peggiori in assoluto quasi per tutto il decennio.
Il risultato è ancora peggiore se si tiene conto del fatto che una crescita dell’1% in Italia ed una analoga in Germania non sono la stessa cosa, in quanto il PIL tedesco è molto più alto del nostro, quindi in proporzione l’1% d Berlino costituisce una quantità di ricchezza maggiore dell’1% di Roma.

Successivamente viene citata la situazione italiana in termini di debito pubblico, pressione fiscale, risparmio privato e – riconosco un merito speciale a Bersani per averne parlato – quantità di lavoro, che è diverso dall’occupazione.

Il debito pubblico e la pressione fiscale sono stati reperiti a questo link. Purtroppo non mi è stato possibile reperire i grafici necessari a valutare anche gli altri parametri citati da Bersani.
Per quanto riguarda debito e pressione fiscale i numeri sono numeri, e il 2009 ha visto un innalzamento sia del rapporto debito/PIL sia dell’imposizione fiscale sui cittadini. In particolare, il valore di questo secondo parametro è il più alto dai tempi dell’eurotassa.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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