Bersani addio incarico, la palla ora passa a Napolitano

Pubblicato il 27 Marzo 2013 alle 17:25 Autore: Redazione
pierluigi bersani

 

Nonostante il no dei grillini, Bersani, sul finire del quinto giorno di consultazioni, si mostra ancor auna volta ottimista: “Ho cercato fin qui in assoluta trasparenza, di mettere l’insieme delle forze politiche di fronte a un’occasione vera di cambiamento”. Il premier incaricato spiega quanto sia importante avere un governo soprattutto in questo periodo di crisi economica: “E’ un’occasione precisa, strutturata che riguarda un governo che risponda immediatamente ad alcune esigenze impellenti che ci vengono da queste elezioni e dalla società, e dall’altro dalla possibilità di allestire un meccanismo che renda finalmente possibile ed esigibile quella grande riforma di cui parliamo da 20 anni”.

Bersani sembra sperare in un cambio di rotta nelle prossime ore da parte delle altre forze politiche. “Le forze parlamentari si stanno prendendo le loro ore di riflessione e attendo una risposta conclusiva. E’ mia intenzione nella giornata di domani portare al presidente della Repubblica gli esiti delle consultazioni. Non ho diktat da fare, valuteremo insieme“.

Qualora la risposta di Pdl e M5s fosse negativa allora Bersani farà “una proposta alternativa”. “Chi dice no – avverte però il segretario democratico – lo dice non a Bersani che non si rompe la testa, lo dice all’Italia“. Per quanto riguarda il programma di governo Bersani non arretra di un millimetro: “Non scendo di nessuna tacca, le mie proposte sono pronte, non sono contro nessuno ma la famosa tacca della legalità si misura sulle esigenze di questo Paese. Ci sarà la legge sulla corruzione e sul conflitto d’interesse così come per il reato di autoriciclaggio”. Infine nega ci siano accordi parlamentari basati su scambi: “Non mi è stato posto lo scambio governo-Quirinale. Io posso però dire che nelle prime tre votazioni il capo dello Stato si elegge a due terzi: quindi è una carica di comune garanzia. Non parto da esigenze di parte”.

In serata però è arrivata la doccia fredda dal Pdl, per bocca di Alfano: “La vicenda è chiusa e l’ha chiusa Bersani che ora si trova nel vicolo cieco in cui si è infilato. Sta a lui, ora, rovesciare la situazione, se vuole e se può, nell’interesse del Paese”. Pronta la risposta del Pd: “Se le parole di Alfano fossero un’allusione a un’eventuale trattativa sul Quirinale il Pd non sarebbe disponibile”.

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