Sondaggio Tecné: centrodestra e centrosinistra in flessione, guadagna il M5S

Pubblicato il 3 Maggio 2013 alle 17:05 Autore: Francesco Anania
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L’ultimo sondaggio Tecné sulle intenzioni di voto, diffuso oggi da Sky Tg24, il primo successivo all’insediamento del Governo Letta, ci mostra come sia il M5S l’unica formazione a guadagnare qualcosa, mentre a risultare penalizzate siano entrambe le maggiori coalizioni.

Il PDL risulta stabilmente primo partito con il 28,1%, pur perdendo l’1,4% rispetto alla scorsa settimana, cui si aggiunge nel campo del centrodestra il calo della Lega Nord, che ha scelto la via dell’astensione al nuovo Governo, passando dal 5,1% al 4,6%.

Nel centrosinistra è minima la variazione per il PD, che dal 23% della scorsa settimana viene ora accreditato del 22,8%, mentre perde qualche decimale in più SEL, che dal 5,3% arretra al 4,7%.

Come detto, il Movimento 5 Stelle, maggiore forza politica postasi all’opposizione del nuovo Governo e per questo presumibilmente premiata, avanza dal 21,2% al 22%.

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Riassumendo quindi il dato delle coalizioni, se si dovesse votare oggi sarebbe sempre ampiamente primo il centrodestra con il 35, 9%, anche se in calo rispetto alla scorsa settimana, mentre il centrosinistra si fermerebbe al 28,5%. Terzo, il M5S. Fra gli altri, guadagna qualcosa l’alleanza “montiana” che si attesterebbe oggi al 9%, rimanendo però ben distante dalle prime tre coalizioni e al di sotto del risultato ottenuto alle elezioni di febbraio.

In rialzo anche i partiti che alle elezioni formavano la lista Rivoluzione Civile (Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Verdi), ora accreditati del 3,5%.

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Infine, è importante sottolineare come l’area degli indecisi e del non voto scenda dal 50,3% al 48,1%, pur rimanendo su percentuali estremamente alte.

Nel complesso, la formazione del Governo Letta, basato sulle “larghe intese” e la cui nascita appariva chiara già all’indomani della rielezione di Giorgio Napolitano, non ha per ora provocato scossoni nelle intenzioni di voto. Verificheremo se l’operato dell’esecutivo e le schermaglie interne alla “strana coalizione” (delle quali si è già visto l’antipasto sulla questione IMU) daranno già dalle prossime settimane indicazioni più precise.

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L'autore: Francesco Anania

Classe ‘84, si laurea in Politica e Istituzioni Comparate all’Università degli Studi di Milano. Successivamente consegue il Master in Fonti, Strumenti e Metodi per la Ricerca Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma e accumula esperienze in diversi ambiti, lavorando tra l’altro presso l’istituto di ricerche Ferrari Nasi & Associati e in Regione Lombardia. Ha pubblicato una raccolta di poesie ed è appassionato di politica, world music e calcio. Collabora con Termometro Politico dal 2013.
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