M5S: “Governo su 5 punti con il Pd”, poi Nuti smentisce

Pubblicato il 3 Agosto 2013 alle 17:55 Autore: Redazione

Non si capisce per quale motivo il primo partito della Camera dei Deputati dovrebbe rinunciare a esporsi su una vicenda così importante, poiché riguarda il protagonista assoluto della (fantomatica) Seconda Repubblica. È risaputo che il peggior nemico dell’antiberlusconismo e degli oppositori a Berlusconi tout court sia la convinzione che si possa fare a meno politicamente del (quasi ex) Cavaliere.

Ma il movimento pentastellato riterrebbe il problema Berlusconi ormai superato e anzi strizzerebbe l’occhio al Partito Democratico: “Che cosa dovrebbe fare il Pd? Chiudere con il governo, fare una legge elettorale con noi e andare a votare. E se Napolitano non volesse sciogliere le camere allora toccherebbe a noi, dopo questo fallimento”.

Per la prima volta in assoluto, i 5 Stelle parlerebbero di possibile alleanza di transizione (anche) con il partito di Epifani e Letta in un governo a guida M5S: “Un governo su cinque punti: legge elettorale, reddito di cittadinanza, misure PMI, abolizione finanziamento pubblico ai partiti, legge conflitto interessi”. Difficile che succeda, nonostante ci sia la disponibilità dei grillini a questa soluzione “obbligata”.

La smentita di Nuti su Facebook

La smentita di Nuti su Facebook

Eppure, stamattina, il presunto autore della mail ha pubblicato un post sul profilo personale di Facebook, in cui smentisce seccamente la soffiata di Repubblica: “Oggi viene scritto di una nostra apertura al PD ovviamente FALSA. Lo abbiamo detto più volte: il PD è il PDL e con il PD mai”.

Che la mail sia o meno autentica – il beneficio del dubbio è d’obbligo –, quello che dovrebbe far preoccupare un qualsiasi elettore o per giunta iscritto al M5S non è tanto il suo contenuto, quanto l’approccio comunicativo. Vecchio e consunto, da Prima Repubblica.

Fabrizio Neironi

L'autore: Redazione

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