Berlusconi: “Grillo è un assassino”. La replica M5S: “sei il più grande evasore”

Pubblicato il 20 Maggio 2014 alle 14:19 Autore: Daniele Errera

Feroce botta e risposta tra Silvio Berlusconi e Beppe Grillo questa mattina. Entrambi hanno attaccato il passato dell’altro, senza esclusione di colpi.

Parte prima l’ex premier, Silvio Berlusconi: “Beppe Grillo – afferma il leader di Forza Italia sul programma di La7 ‘L’aria che tira’ – è uno esperto sul non entrare in prigione perché con colpa ha ucciso tre amici, è entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava ‘strada impraticabile’, lui è riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone. E’ stato condannato per omicidio plurimo, è un pregiudicato, un assassino ma la prigione l’ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti”. Quindi attacca prima i vecchi spettacoli da comico (“Grillo è conosciuto nel mondo dello spettacolo come uno che se non era pagato in gran parte in nero non faceva spettacoli”), poi la sua presenza televisiva (“vedere questo signore che fa il moralista in tv mi disturba”). Ed anche l’elettorato grillino non è escluso dalle parole del proprietario del Milan: “le persone che votano Grillo cercano la vendetta e vogliono il sangue. Lui dice le stesse cose che diceva Hitler in campagna elettorale”.

grillo berlusconi 2

Non perde tempo il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Questi gli risponde senza peli sulla lingua, uscendo da Montecitorio: “ora farò una seduta spiritica e attraverso un medium gli parlerò. Sono voci del passato, nient’altro. Il più grande evasore del passato che dà dell’evasore a me, roba da matti, fantastico. È un pover’uomo, non merita risposte”. Poi, replicando alle parole di Berlusconi che accumunano i discorsi di Grillo ad uno di Hitler del 1932 (secondo l’opinione dell’ex premier), il leader pentastellato ha affermato: “mi danno dell’Hitler, dello Stalin, la verità è che non sanno più dove pescare. Berlusconi è solo il passato, pover’uomo”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →