Legge elettorale, Scotto (Sel) e il paragone azzardato: “Renzi come Putin”

Pubblicato il 21 Ottobre 2014 alle 17:06 Autore: Emanuele Vena
legge elettorale

Renzi ha in testa il partito unico, cioè l’idea di un partito che con il 25% dei consensi possa prendere un premio di maggioranza che lo porta a dominare la scena politica italiana. Siamo di fronte a un rischio molto concreto, il rischio che ci sia un partito pigliatutto e che la rappresentanza politica delle culture democratiche di questo Paese venga completamente tagliata fuori”. Lo afferma il presidente del gruppo Sel alla Camera, Arturo Scotto, commentando l’ipotesi – abbozzata ieri da Renzi alla direzione del Pd – che la nuova legge elettorale possa adottare un premio di maggioranza per la lista vincente e non più per la coalizione. “Sel -aggiunge – è contraria e ci opporremo alla legge truffa che Matteo Renzi sta mettendo in campo. In questo modo non andiamo dal bipolarismo al bipartitismo, ma dall’italicum al sovieticum. Evidentemente Vladimir Putin è stato assunto come consulente elettorale per il Patto del Nazareno”.

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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