Intervista, Fabio Garagnani (Forza Italia) “Serve un leader nuovo per il partito”

Pubblicato il 31 Ottobre 2014 alle 18:40 Autore: Andrea Turco
Forza Italia, nonostante i continui inviti all’unità da parte del presidente Berlusconi, continua ad essere divisa al suo interno tra chi chiede un’opposizione dura e pura al governo e chi invece preme per cambiare il paese aiutando Renzi nelle riforme. Ad ora, la seconda linea caldeggiata dallo stesso leader di Forza Italia complice il Patto del Nazareno, sembra prevalere. Ma i mal di pancia tra le file degli esponenti azzurri fatica a rimanere sopito. Oggi Raffaele Fitto ha invitato il partito a rilanciarsi senza aspettare marzo come ventilato da Berlusconi in un’intervista al Foglio. Segno che in Forza Italia non tutti remano nella direzione indicata dall’ex premier. Tra questi Fabio Garagnani, ex parlamentare di Forza Italia. Per l’esponente azzurro Forza Italia “deve cambiare strategia” favorendo “un maggiore dibattito interno” ed evitando di selezionare la classe dirigente con “metodi aziendali”. Termometro Politico è andato ad intervistarlo.
“Forza Italia resta unita”, ha detto Berlusconi recentemente. Lei è d’accordo con quanto affermato dall’ex premier? In Forza Italia, non è un mistero, sono in molti a pensare che il partito sia troppo morbido nei confronti del governo Renzi. Lei cosa ne pensa? Serve un cambio di rotta?    
Indubbiamente occorre cambiare strategia,Checché se ne dica FI si è troppo appiattita su Renzi dando chiaramente l’impressione di favorirlo sottobanco,anche aiutandolo nelle votazioni parlamentari con l’assenza o presenza di parlamentari.L ‘opposizione per come la intendo deve essere decisa e senza infingimenti o secondi fini se si vuole essere credibili ed argomenti per confutare Renzi c’è ne sono a iosa.
Berlusconi ha detto che si ricandiderà alle prossime elezioni. Lei è d’accordo o servono delle primarie per eleggere un leader di centrodestra in grado di fronteggiare alla pari Renzi?        
Non nego il ruolo passato e recente di Berlusconi nella costruzione di FI e di un centrodestra protagonista nel paese,ed alternativo alla sinistra, ma oggi occorre un leader nuovo consacrato e riconosciuto attraverso primarie partecipate da chi condivide un preciso progetto politico in grado di competere con Renzi e smascherare le sue balle.
Berlusconi ha aperto ad unioni gay e ius soli. Come giudica questa svolta?        
Sulle questioni etiche FI ed il centrodestra hanno sempre avuto una linea precisa che senza comprimere anzi tutelando i diritti individuali soprattutto nella sfera privata ,salvaguardasse il ruolo della famiglia, anche se occorre prendere atto di un mutato quadro sociale nell’ambito del diritto privato ,senza accodarsi però a chi vuole snaturare il nostro tessuto sociale. Per quanto concerne “lo ius soli “sono decisamente contrario,in quanto la semplice nascita in Italia non può dare diritto ad acquisire la cittadinanza,che deve essere frutto di “una scelta seriamente motivata e ponderata” fatta da chi ha la maggiore età ,con la condivisione dei fondamenti dell’identità storico culturale italiana. L’esperienza britannica o francese ci dice che persino la terza generazione di immigrati,a volte regolarmente laureati e cittadini spesso non riescono ad integrarsi e diventano preda degli estremismi più vari o di integralismi violentemente anti occidentali.
Che passi deve intraprendere Forza Italia per riavvicinare il suo elettorato di riferimento?
Innanzitutto non inseguendo mode radicalchic, Favorendo un maggiore dibattito interno,(finora pressoché assente) scelte politico amministrative decise in modo limpido e partecipato, evitando la prepotenza di chi approfittando dei favori del leader,in periferia favorisce solo amici e supporter,spesso senza merito alcuno ; in ogni caso la selezione della classe dirigente non va condotta con metodi aziendali ma valutando il merito e la competenza,cose finora scarsamente considerate.Ultima considerazione ma essenziale, FI deve combattere decisamente la corruzione e coloro che si servono della politica per” fare affari”.
Leopolda è stato un successo mediatico. Nel centrodestra si prepara una Leopolda blu (http://www.lacosablu.it/tag/leopolda-blu/). E’ questo, secondo lei, il metodo giusto per rinnovare il centrodestra?
Ogni momento di confronto è utile purché si sappia dove andare e quali contenuti dare all’azione politica; l’appartenenza al PPE avrà pure un significato.
Qual è la sua ricetta per battere Renzi?    
Dire innanzitutto senza timori reverenziali la verità sullo stato dei conti pubblici,sulla scarsa o nulla copertura dei provvedimenti finora adottati, sulla farsa delle riforme istituzionali e ribadire che nel 2006 fu la sinistra alla quale Renzi appartiene,a bloccare una organica riforma degli assetti istituzionali del nostro paese.La riforma delle province che costano più di prima e l’assetto ridicolo dato al nuovo Senato non possono essere accettati Infine e’ giusto accennare alla pressione fiscale che non accenna a diminuire e che viene mascherata attraverso tagli agli enti locali,scaricati poi sui cittadini.
Parliamo di regionali. Il candidato regionale del centrodestra in Emilia sarà il leghista Alan Fabbri. Lei, sul suo blog, ha criticato i modi con cui si è arrivati alla selezione del candidato. Cosa contesta? Secondo lei Fabbri non è la persona adatta per battere Bonaccini e il M5S?      
Non è tanto questione di essere adatti o meno a battere Bonaccini,quanto delle modalità anomale,prive di un riscontro con l’opinione pubblica di centrodestra,con le quali Fabbri è stato scelto nel chiuso di una stanza. FI. ed il suo gruppo dirigente locale e nazionale, lo ripeto, hanno scelto scientemente di suicidarsi in nome di ragioni che non conosco o che appaiono politicamente superficiali; in un momento di crisi del ” modello emiliano”come l’attuale non si parla ad esempio di sanità e delle responsabilità del PD con gli scandali che lo vedono coinvolto,o della crisi del mondo cooperativo per troppo tempo privilegiato a scapito della piccola e media impresa.Vorrei sapere qual è il programma del centrodestra in tema di infrastrutture o di integrazione per non parlare dell’assistenza sociale.Proprio perché la sinistra ha gravi responsabilità nel degrado di questa situazione,mi auguro che,col poco tempo a disposizione,il centro destra sappia condurre una campagna elettorale decisa,realistica in grado di convincere gli incerti che anche noi siamo capaci e lo siamo sul serio, di governare senz’altro meglio dell’attuale sinistra.Le energie ci sono ma bisogna sfruttarle senza dare la sensazione che la battaglia sia irrimediabilmente persa.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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