Immigrazione, Cei attacca: “Governo assente”

Pubblicato il 13 Agosto 2015 alle 11:03 Autore: Redazione
Monsignor Nunzio Galantino

Prosegue su più fronti lo scontro sul tema immigrazione. Monsignor Galantino, segretario generale Cei, dopo lo scontro a distanza con la Lega, rincara la dose e attacca direttamente il Governo: “È assente sul tema immigrazione”. A prendere, ovviamente, le difese dell’Esecutivo, il Partito democratico che con Debora Serracchiani replica: “Giudizi ingenerosi con Governo”.

Galantino: “Governo del tutto assente su tema immigrazione”

Galantino, intervistato da Famiglia Cristiana, spiega: “Non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale”. Rispondendo all’attacco rivolto alla Chiesa, soprattutto dalla Lega Nord, dice: “È il Governo che è del tutto assente sul tema immigrazione”. Sotto accusa, da parte del segretario generale Cei, le leggi “che in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva”.

Negli ultimi giorni la Chiesa non ha ricevuto soltanto le critiche della Lega. A queste si sono aggiunte quelle di Beppe Grillo e del M5S. A Grillo e a Salvini, Galantino risponde: “Hanno criticato pesantemente il Papa, ma hanno visto che può essere controproducente per il loro consenso perché Papa Francesco è molto popolare”.

Monsignor Nunzio Galantino segretario generale Cei

E ancora: “Smettiamo una volta per tutte con quella richiesta al Papa di portare gli immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitarli nelle chiese e nei seminari”. Aggiunge: “È un mantra che non si può più ascoltare”.

Famiglia Cristiana, sul proprio sito internet fa sapere che “le dichiarazioni a lui attribuite sono state riportate in modo esagerato nei toni all’interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista.

“Noi ci arrangiamo, tiriamo fuori soldi di tasca nostra”

Galantino ricorda la mensa per i poveri aperta in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II e i molti vescovi che in casa propria ospitano migranti. E attacca: “Lo fanno anche Salvini, Zaia e Grillo?”. L’invito a questi ultimi è di andare a visitare i campi profughi e le Caritas: “Non dico che cambierebbero opinione, ma li aiuterebbe a capire. Ribadisce: “Noi conosciamo i nomi degli immigrati, per loro sono solo numeri e anche sbagliati”.

Il segretario generale della Cei respinge al mittente anche l’accusa di trarre profitto dalla gestione degli immigrati: “Noi ci arrangiamo, tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna”. E ripete il leit motiv di questi giorni: “Noto che anche in questo caso parlano piazzisti di parole che incendiano ed esasperano gli animi”.

Salvini: “Questo Galantino ha rotto le scatole?”

Secca ed immediata la replica di Matteo Salvini su Facebook: “Chiedo a voi, amici cattolici: questo Galantino ha rotto le scatole?”. Il segretario del Carroccio spiega: “Pensa che gli italiani debbano accogliere tutti gli immigrati sempre e comunque”. E ancora: “L’immigrazione senza limiti e senza regole è solo caos”. Quindi l’accusa: “Per i 4 milioni di disoccupati e i 9 milioni di poveri, niente alberghi? Ma l’Italia è ancora una Repubblica o dipende dal Vaticano?”.

Ma il commento di Salvini alle parole di Galantino è proseguito anche in una intervista al Corriere: “Se un vescovo vuole fare politica deve aspettarsi le risposte che si merita”. Per il leader del Carroccio, il segretario della Cei è un “vescovo comunista”.

Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini

Il piano di Salvini da ministro degli Interni

Poi il piano da Ministro degli Interni: “Andrei subito a Bruxelles a dire che l’Italia non dà più un euro all’Ue visto che siamo stati lasciati soli. Secondo, assumerei mille persone per smaltire in tempi rapidi tutte le richieste d’asilo”.

Salvini, in fine, avvisa il presidente del Consiglio ed il Governo: “Penso che questo sarà l’ultimo Ferragosto di Renzi a Palazzo Chigi”.

Grillo: “Governo preferisce retorica accoglienza”

Grillo dal suo blog ha invece attaccato il Governo: “Preferisce la retorica dell’accoglienza senza accollarsi alcuna colpa per l’esodo biblico che è in atto e che nessuno sa dove ci porterà”. Il leader del M5S punta il dito contro le guerre in Nord Africa e in Medio Oriente: sono queste la causa all’origine del problema immigrazione: “L’emergenza profughi sembra sbucata fuori dal nulla, ma al di là della questione umanitaria, che va affrontata, nessuno ne denuncia apertamente le cause” la denuncia di Grillo.

Galantino punta il dito contro le leggi italiane

Galantino mette sotto accusa le leggi: la Turco-Napolitano prima; la Bossi-Fini poi. “Abbiamo sempre scritto leggi che in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva” sottolinea. Il segretario Cei punta il dito soprattutto verso i tempi lunghissimi per la richiesta di asilo e la richiesta di soggiorno: “Parcheggiamo gli immigrati qua e là in Italia” accusa.

Il numero due dei vescovi fa notare: “Se invece ci fosse almeno uno straccio di permesso di soggiorno provvisorio potrebbero lavorare e la gente non li vedrebbe più bighellonare in giro e non direbbe che mangiano a spese degli italiani già in crisi”.

Serracchiani: “Giudizi ingenerosi con il Governo”

La replica alle accuse rivolte al Governo arriva dalle parole del vicesegretario del Pd Debora Serracchiani che, intervistata dal Tg1, che ribadisce: “Nessuno può pensare che l’Italia risolva l’emergenza dell’intero continente da sola, motivo per cui abbiamo fatto sì che tutta l’Europa si muovesse”. La Serracchiani aggiunge: “Abbiamo preso le misure per la sicurezza degli italiani e chiederemo che venga affrontato seriamente il tema del rimpatrio”.

Rotondi: “Immigrazione sia risorsa, non problema”

In sostegno al numero due dei vescovi, il presidente di Rifondazione Cristiana Gianfranco Rotondi: “Il centrodestra a ruota di Salvini contro Mons. Galantino e i vescovi mi fa accaponare la pelle. E non già perchè ho fondato Rivoluzione Cristiana, ma perchè i geni non si sono accorti che i vescovi hanno attaccato il governo per incapacità. Alla destra becera che alimenta la paura, preferisco la lezione americana che ha fatto della immigrazione una risorsa e non un problema”.

Meloni: “Gestione criminale del problema”

All’attacco del Governo sul tema immigrazione anche dal leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che parla di “gestione criminale” del problema: “Per questi signori il problema si risolve con la politica delle ‘porte aperte e tuttì, trasformando l’Italia nel campo profughi d’Europa e stipando tutti gli immigrati dove la sinistra radical chic non può vederli: nelle periferie delle grandi città o nei piccoli Comuni”.

“Una class action contro il Governo”

Nell’editoriale su Il Tempo, la Meloni aggiunge: “Fratelli d’Italia presenterà in tutte le Regioni la proposta avanzata dal nostro capogruppo De Corato in Lombardia: una class action insieme ai sindaci contro il governo che impone ai Comuni l’accoglienza degli immigrati. Perché gli italiani sono stufi del pressapochismo e della superficialità con cui questo esecutivo sta affrontando l’emergenza”.

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