M5S, Casaleggio “Se vinciamo, io e Beppe Grillo pronti a fare i ministri” Poi la smentita

Pubblicato il 21 Maggio 2014 alle 09:03 Autore: Giuseppe Spadaro

Parla Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 Stelle, che pochi giorni fa ha dichiarato che il Movimento andrà avanti anche senza i due fondatori.

Casaleggio: “Era il 10 aprile 2013, una settimana prima delle elezioni presidenziali. Eravamo Grillo, io e due nostri collaboratori. L’ambasciatore ci chiese di incontrare Enrico Letta, allora vicesegretario del Pd, che aspettava in un’altra stanza” ma “rifiutammo”, “a un certo punto l’ambasciatore o il suo braccio destro ci domandò: che ne pensate della rielezione di Napolitano?”.

Così  Gianroberto Casaleggio del M5S in un’intervista a tutto campo al Fatto Quotidiano racconta dell’invito ricevuto dall’ambasciata inglese a Roma. “Poi – prosegue, – quando due settimane dopo ci trovammo Napolitano rieletto e Letta presidente del Consiglio, ci dicemmo che forse qualcosa non quadrava… È una prova della forte influenza che i governi stranieri hanno sulle scelte politiche italiane”.

grillo vicino alla famiglia di casaleggio ricoverato in ospedale

Casaleggio ripercorre gli esordi del Movimento, cita l’incontro con Beppe Grillo, il primo V-Day, il “muro” del centrosinistra davanti alle proposte avanzate da Grillo a Prodi. Spiega di non provare mai imbarazzo davanti agli interventi di Grillo: “Se usa dei toni forti per esprimere un’opinione, bisogna concentrarsi sull’opinione”.

Le alleanze con i partiti? “Noi non rifiutiamo le alleanze in quanto tali, ma solo se ci obbligano a sposarci per corrispondenza con uno che non conosciamo”. “Se vinceremo le Europee con un buon margine torneranno le larghe intese, anzi larghissime”, per questo “se vinciamo, chiediamo che se ne vadano sia Renzi sia Napolitano”

Il presidente della Repubblica, aggiunge, “mi è parso una persona che, per capacità e razionalità, dimostra meno anni di quelli che ha”, “non ha cercato di intortarci, voleva capire chi siamo”. Casaleggio ministro? “dipende dal Movimento, ma perchè no?” Grillo “lo vedrei bene ministro“. L’asticella per parlare di vittoria del Movimento 5 Stelle alle Europee, aggiunge, è “un voto in più del Pd“.

Nel pomeriggio arriva però la smentita del duo. “Nè il sottoscritto, nè Beppe Grillo si candidano come ministri come riportato nei titoli di alcuni giornali di oggi” scrivono Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo in un post scriptum pubblicato sul blog di Grillo. “Le persone iscritte al M5S – proseguono Grillo e Casaleggio in uno dei rari interventi a doppia firma – decideranno la squadra di governo attraverso la Rete quando e se verrà dato l’incarico di formare un governo al M5S”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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