M5S a Renzi “Nuova legge elettorale in 100 giorni”

Pubblicato il 2 Luglio 2014 alle 10:26 Autore: Gabriele Maestri
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Scambio epistolare tra Pd di Renzi e Movimento 5 Stelle. Dopo la lettera firmata da Renzi all’indirizzo del M5S sul confronto iniziato sulla legge elettorale non si fa attendere la risposta del Movimento.

“Gentile segretario Matteo Renzi, riteniamo molto positivo il fatto che abbiate accolto la nostra richiesta di incontro per un secondo tavolo sulla legge elettorale. In questo momento i cittadini italiani chiedono un dialogo produttivo ed efficace per arrivare a risultati immediati”.

Così i parlamentari del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Maurizio Buccarella, Paola Carinelli rispondono a Matteo Renzi sulle riforme. “Il nostro obiettivo – affermano in un post pubblicato ieri sera sul blog di Beppe Grillo dopo le 22- è dare al Paese una legge elettorale entro 100 giorni che garantisca non solo governabilità, ma anche stabilità. Abbiamo le idee chiare e siamo contenti che il nostro confronto sia iniziato proprio dal Democratellum, la legge votata in rete da centinaia di migliaia di cittadini iscritti al portale del MoVimento 5 Stelle, quegli stessi cittadini che ratificheranno il risultato del nostro dialogo”.

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“L’argomento -sottolineano gli esponenti pentastellati- è molto importante e per questo non può esserci modalità migliore di un nuovo tavolo di confronto. Vorremmo che si facesse in streaming a garanzia di una trasparenza che avremmo voluto vedere anche nei vostri incontri sulle riforme con Forza Italia. Ci vediamo giovedì ‘senza mettere troppa carne al fuocò, come avete detto. Se volete parlare di riforme costituzionali, vi ribadiamo la nostra disponibilità ad aprire un tavolo di confronto, ma vorremmo capire meglio che idea di Paese avete: vedere il vostro partito oggi votare l’immunità parlamentare ha lasciato sbigottiti molti italiani. Un Parlamento pulito e una Paese migliore passano anche da una buona legge elettorale”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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