Elezioni politiche in Italia, la storia dalla Seconda Repubblica ad oggi

Pubblicato il 12 Gennaio 2018 alle 07:55 Autore: Beniamino Valeriano
Elezioni politiche 2018: quanto costano le promesse elettorali?

Elezioni politiche in Italia, la storia dalla Seconda Repubblica ad oggi

Le elezioni del prossimo 4 marzo 2018 saranno le diciottesime della storia della nostra Repubblica. Sono passati esattamente 70 anni dal 18 aprile del 1948, giorno delle prime elezioni politiche che videro la netta vittoria della Democrazia Cristiana e del suo segretario Alcide De Gasperi. In questo breve excursus ripercorriamo le tappe dell’inizio della Seconda Repubblica ad oggi.

Elezioni politiche in Italia: Berlusconi scende in campo

Le elezioni politiche italiane del 1994 furono le prime in assoluto nella storia repubblicana a svolgersi a soli due anni dalla precedente tornata elettorale. Per venire incontro alle richieste delle comunità ebraiche, che il 27 celebravano la loro Pasqua, si decise di votare anche lunedì.

L’inchiesta giudiziaria Mani pulite e lo scandalo di Tangentopoli avevano provocato un terremoto politico che aveva portato a una completa sfiducia nei partiti tradizionali. A seguito di un referendum, fu adottata una nuova legge elettorale, il Mattarellum che aveva avuto come primo firmatario l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nuovo sistema aveva introdotto un sistema misto, tra maggioritario e proporzionale.

Tutti questi cambiamenti ebbero una tale portata che si arrivò a parlare di Prima Repubblica e Seconda Repubblica con la formazioni di nuovi partiti: i Democratici della Sinistra, il partito Popolare italiano, Forza Italia e Alleanza Nazionale. Le elezioni videro il trionfo di Silvio Berlusconi che, con la coalizione del Polo delle Libertà, conquistò oltre il 42% dei seggi.

Elezioni politiche in Italia: 1994 e il sistema bipolare

A soli due anni dalle consultazioni del 1994, gli italiani vennero richiamati alle urne. Era la prima volta in assoluto nella storia repubblicana. Le elezioni del 1996 segnarono definitivamente il passaggio ad un sistema bipolare. I partiti “centristi”, essendo stati fortemente penalizzati dal sistema elettorale maggioritario, furono indotti a trovare una collocazione nell’ambito di due schieramenti tra loro contrapposti.

L’Ulivo diventò la casa dei partiti di centro-sinistra e permise a Romano Prodi di battere Silvio Berlusconi e di formare un nuovo governo. La XIII legislatura vide però altri governi  premier: D’Alema I, D’Alema II e Amato II.

Elezioni politiche in Italia: 2001 Berlusconi bis

In contrasti tra i banchi delle sinistra portarono la coalizione a presentarsi divisa alle elezioni politiche del 2001. Sul fronte del centrodestra, invece, Berlusconi decise di fondare la Casa delle Libertà. Lo schieramento riproponeva la formazione che si presentò alle elezioni del 1994. Berlusconi, riallacciati i rapporti con la Lega di Bossi, riuscì a conquistare il suo secondo mandato con il 49,56% delle preferenze degli italiani.

Elezioni politiche in Italia: 2006 e 2008

Le elezioni politiche italiane del 2006 videro la vittoria dell’ Unione, la coalizione di centro-sinistra composta da numerosi partiti di Romano Prodi. Il nuovo governo ebbe però una maggioranza di pochi seggi al Senato e cadde solo due anni dopo.

Gli italiani vennero richiamati a votare e decisero di riportare a palazzo Chigi il Cavaliere che ebbe la meglio il suo rivale Walter Veltroni, primo segretario del neonato Pd. Berlusconi si dimise però  nel 2011 in favore di Mario Monti. Nel 2011, infatti, il Paese era a rischio default con lo spread che supera i 500 punti basi, un’economia che faceva fatica a rialzarsi e la disoccupazione in costante aumento. Il Parlamento decise così di formare un governo tecnico, che verrà ricordato per la sua ricetta lacrime e sangue per i cittadini. 

Elezioni politiche in Italia: 2013 il M5S in Parlamento

Le elezioni del 2013 inaugurarono una nuova stagione politica, caratterizzata da un sistema tripolare. A fianco delle due coalizioni classiche, fece prepotentemente il suo ingresso in Parlamento il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Al suo debutto nazionale, i grillini ottennero il 25% dei voti.  Dai risultati elettorali, era evidente che nessuna delle coalizioni avrebbe potuto ottenere una vittoria netta, determinando un risultato senza precedenti nella storia delle elezioni politiche italiane.

Dopo alcuni giorni di stallo, il Parlamento decise di dare la fiducia a Enrico Letta del Pd. Si formò di fatto un governo ibrido tra centro-destra e centro-sinistra per estromettere i 5 Stelle. Letta venne poi rimpiazzato da Matteo Renzi. L’ex sindaco di Firenze decise di legare il suo destino politico al referendum sulla legge elettorale da lui proposta, legge che venne bocciata dai cittadini. Renzi decise così di dimettersi e di cedere il suo incarico all’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Tante le leggi approvate durante quest’ultima legislatura. Tra le più importanti ricordiamo la nuova legge elettorale, le unioni civili, la Buona Scuola e il Jobs Act. Quest’ultima è stata oggetto di molte contestazioni per la cancellazione dell’articolo 18.

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L'autore: Beniamino Valeriano

Mi sono laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Siena. Ho passato un anno a Madrid, ma poi è iniziata la crisi. Tornato in patria, sono ripartito per il Cile e ho (finalmente) capito di voler vivere e lavorare in Italia. Al momento frequento il master della Business School del Sole24Ore in "Giornalismo economico-politico e informazione multimediale". Sono appassionato di geopolitica, America Latina e musica. Speaker per gioco. twitter: @BenValeriano
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