Primarie e regolamenti: una polemica sterile?

Pubblicato il 27 Settembre 2012 alle 18:08 Autore: Giuseppe Colasanto

Il pericolo avvertito da Reggi e da alcuni altri sostenitori del Sindaco fiorentino è che, con l’albo degli elettori, verrebbe meno la possibilità di attrarre voti dai delusi del centrodestra, esplicitamente chiamati a “cambiare sponda” da Renzi già nella convention di Verona.

Il fatto che lo Statuto del partito citi il suddetto albo già nel secondo articolo però, non va solo a confutare la teoria appena esposta, ma anche a sostegno dell’idea che una maggiore prontezza nel sistemare la questione regolamentare, attenendosi tra l’altro alle esperienze passate, avrebbe avuto l’effetto di liberare il campo dei democratici dalle “polpette avvelenate” del Cavaliere. In realtà, l’albo potrebbe essere un elemento di garanzia per Renzi, nel caso uscisse vincitore, ed in ogni caso ne aumenterebbe il peso politico.

primarie pd

Discorso diverso per l’ipotesi del doppio turno, peraltro non ancora chiara: ma sia che il primo turno preveda una competizione interna al pd – per poi estendere al secondo turno l’arena agli alleati – sia che il primo turno sia aperto a tutti – col secondo condizionato al raggiungimento del 50% dei voti validi, questo meccanismo potrebbe sì rendere difficile per Renzi ottenere l’investitura. D’altro canto, però, alzi la mano chi non ha ironizzato almeno una volta sulla capacità dei democratici di perdere le primarie presentando due o più candidati forti e divisivi: perseverare nell’errore non sarebbe diabolico?

L’impressione, quindi, è che gran parte della discussione sia fondata sul (poco o) nulla, ma che debba essere risolta quanto prima. Converrà a tutti, ed in primo luogo agli elettori del centrosinistra, poter conoscere i programmi dei contendenti.

L'autore: Giuseppe Colasanto