Governo Renzi, Alfano dice sì ma avverte: “Stessa maggioranza di Letta, no a governo di sinistra”

Pubblicato il 18 Febbraio 2014 alle 18:26 Autore: Redazione
renzi al quirinale

Matteo Renzi, dopo aver ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è al lavoro per la formazione del Governo. Secondo i piani del segretario del Partito Democratico, ed intoppi a parte, il nuovo esecutivo dovrebbe essere ufficializzato entro la fine della settimana.

Dopo la telefonata di Barca che, intercettato da La Zanzara, ha confidato al ‘finto Vendola’ di essere stato contattato dal patron di Repubblica De Benedetti per il ministero dell’Economia le acque sembrano ancora più agitate.

Tenta di riportare la calma il ministro Graziano Delrio, molto vicino a Renzi, che dichiara “siamo sereni, il governo sarà pronto in settimana”. Pur essendoci prima dei nomi alcuni nodi politici da scegliere come il sostegno al Governo Renzi del Nuovo Centrodestra. Nodi che il probabile prossimo presidente del consiglio tenterà di sciogliere nel corso delle consultazioni che sono iniziate questa mattina.

Bonanni “Siamo pronti a sostenere Renzi” – Una sorta di incoraggiamento a Renzi ed al suo nuovo Governo arriva da Raffaele Bonanni della Cisl: “Noi abbiamo molta simpatia per la nuova classe dirigente che si appresta a governare il paese. Siamo pronti a sostenere Renzi se dimostrerà di avere coraggio nello sfidare la rendita, sbloccando i fattori che frenano gli investimenti: meno tasse, riduzione dei costi dell’energia, infrastrutture efficienti, giustizia civile più veloce, pubblica amministrazione più snella e con meno dirigenti”. Il segretario generale della Cisl è convinto che “l’alleanza tra il governo e le parti sociali deve avvenire sul tema del lavoro per i giovani, su come avere salari e pensioni più dignitose, sugli investimenti nella scuola e nella ricerca. Una strada che – rileva Bonanni – stanno percorrendo i sindacati francesi con il Governo Hollande, sull’esempio dei colleghi tedeschi che in questi anni sono stati meno nelle piazze e più nei tavoli della decisione”.

Fassina: “Abbiamo proposte, non ci chiedano di tacere” – Una carta d’intenti della minoranza dem, che non rappresenta una sfida a Matteo Renzi ma, “se di sfida si tratta, è per le riforme”. A metterla a punto è l’ex viceministro dell’Economia Stefano Fassina, che in un’intervista a Repubblica sottolinea: “Non ci chiedano di tacere. Se l’alternativa è stare qui ed alzare le mani fino alle prossime primarie, lo dicano. Noi vogliamo contribuire a dare risposte. Se poi non bisogna disturbare il manovratore, basta saperlo così faremo le nostre valutazioni”.

Financial Times: “Renzi prepara un ambizioso programma di riforme per l’Italia” – E’ il titolo dell’articolo in prima pagina che il ‘Financial Times’ dedica a Matteo Renzi, all’indomani del conferimento dell’incarico di formare il governo. Il segretario del Pd, scrive il quotidiano finanziario britannico, “ha messo a punto un ambizioso programma di riforme per i suoi primi 100 giorni in carica, mentre cerca di formare il prossimo governo di coalizione”. Oltre a definirlo un “abile comunicatore” che “ha indossato il mantello di politico più popolare in Italia”, il giornale ricorda che Renzi “ha architettato la caduta di Enrico Letta come primo ministro in un voto di partito, la scorsa settimana”. “Ma solo una ristretta maggioranza di italiani – si legge ancora – crede che riuscirà con le sue riforme e quasi due terzi non sono d’accordo con il modo in cui ha cacciato Letta, invece di candidarsi alle elezioni, come più volte promesso”.

Le consultazioni – Nel corso della mattina Renzi ha incontrato i leader dei partiti più piccoli: per prima, la delegazione di Centro democratico, a seguire Maie, Api, minoranza linguistica Val d’Aosta, Psi-Pli, Fratelli d’Italia, Gal, Popolari per l’Italia, Udc. Nella trance del pomeriggio si riparte alle 15 con il Partito popolare sudtirolese; Lega Nord e autonomie; Scelta Civica; Sel e infine l’atteso confronto con il Nuovo centrodestra alle 19. Il Movimento 5 Stelle deciderà con un sondaggio online se andare o meno alle consultazioni. Poi, domattina alle 10, Renzi incontrerà la delegazione di Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, a mezzogiorno quella del Pd.

Saccomanni: “Nessun contatto per l’Economia, nel caso rifletterò” – “Non sono stato contattato da nessuno e se mi contatteranno ci rifletterò”. Così il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, risponde a chi gli chiede un commento sulle indiscrezioni che lo danno nel toto ministri con una riconferma al Tesoro.

Meloni (Fdi): “Valuteremo nel merito i provvedimenti” – “Valuteremo nel merito i provvedimenti. Alcune questioni hanno la nostra netta opposizione, su altre si può discutere”. Così Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia

Ferrara (Gal): “Valuteremo il programma di Renzi” – Il gruppo Grandi autonomie e libertà ha al suo interno una certa dialettica, sarà sviluppata con attenzione nei prossimi giorni, una volta letto il programma e sentita l’illustrazione che il governo farà nelle Aule del Parlamento”. Così il senatore Mario Ferrara, presidente del gruppo Grandi autonomie e libertà di Palazzo Madama

Mauro (Udc): “Ok a Renzi, ma a due condizioni”- “Abbiamo espresso al presidente incaricato la nostra disponibilità a concorrere alla formazione del governo a precise condizioni. Primo, che ci sia un orizzonte di legislatura e sia concentrato sulle priorità del lavoro, delle famiglie e delle imprese. Secondo, che la legge lettorale sia logicamente e temporalmente connessa alla riforma istituzionale che superi il bicameralismo”. Così Mario Mauro al termine delle consultazioni alla Camera con il premier incaricato Matteo Renzi. Della delegazione di Per l’Italia e Udc facevano parte anche Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Dellai.

Apertura da Gal –  “Grandi Autonomie ha al suo interno una certa dialettica – dice il capogruppo al Senato Mario Ferrara –  sarà sviluppata una volta letto il programma e sentita l’illustrazione che Renzi farà in Parlamento”.

Renzi “Consultazioni? Tutto bene grazie” – “Tutto bene, grazie”. Così il premier incaricato Matteo Renzi ha risposto ai giornalisti che lo interpellavano sull’andamento delle consultazioni. Il segretario Pd è rientrato alla Camera per riprendere gli incontri con i gruppi parlamentari.

Grillo e Casaleggio “Consultazioni farsa ma deciderà il web” – “L’assemblea dei portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento sta discutendo se andare da Renzie per le consultazioni. Ci sono posizioni differenti. Noi crediamo che non sia opportuno andare per non partecipare a una farsa. Comunque ci sembra corretto che su questa decisione si pronuncino gli iscritti attraverso la Rete”. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio lanciano dal blog un sondaggio tra gli iscritti al M5S per decidere se partecipare alle consultazioni con Matteo Renzi. Si vota dalle 15.30 alle 22.

SVP “Non chiediamo poltrono ma autonomia” – “Non abbiamo chiesto poltrone ma il rafforzamento dell’autonomia e in questa ottica siamo disposti ad assumerci più responsabilità”. Lo ha affermato la Svp al termine delle consultazioni con il premier incaricato Matteo Renzi. Tutti i diversi rappresentanti hanno sottolineato come da parte del segretario vi sia stata disponibilità a «confermare gli accordi presi in precedenza» e in alcuni casi anche a integrarli, ha concluso il presidente delle Autonomie al Senato Karl Zeller.

Lega Nord “No totale a Renzi” – Totale divergenza tra la Lega Nord e Matteo Renzi. Lo ha detto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, al termine del faccia a faccia col premier incaricato. Dall’euro all’immigrazione, sono tanti i temi di scontro fra i leghisti e il leader del Pd. Non ci abbiamo mai pensato, ma siamo venuti qui a portare le nostre proposte”, ha detto il segretario appena uscito dall’incontro, “volevamo portare la voce dei territori e i temi di confronto sono stati numerosi. Partendo dall’Europa e dall’euro. Renzi ci ha detto che la sua posizione è totalmente diversa dalla nostra. Ci rammarica perché Bruxelles non capisce le mediazioni, ma solo le voci forti. Noi proporremo la riforma del titolo V, noi sfidiamo la maggioranza a proseguire con l’autonomia dei territori. Se le risposte sono quelle ricevute oggi, credo che la Lega ne farà delle belle”. Inoltre, Salvini si è soffermato sulla richiesta di esenzione fiscale per le zone colpite da alluvione e terremoti. “Li abbiamo sfidati sul fronte del federalismo. E abbiamo capito di essere soli nella battaglia contro l’Europa”

Scelta Civica “Nostre priorità coincidono con quelle del premier” –  “Per noi la condizione di partecipazione a questo governo è che si proceda a una condivisione immediata delle priorità tematiche per il Paese e quindi a un patto di coalizione: tutto questo dovrà avvenire nei prossimi giorni”. Lo ha detto il segretario politico di Scelta civica, Stefania Giannini, al termine delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi, a Montecitorio. “Sembra che le nostre priorità coincidano con quelle presidente in carica”, ha aggiunto Giannini. “Noi crediamo che questo patrimonio di entusiasmo debba essere rafforzato da forze politiche che ci mettono la faccia: se le condizioni sono queste ci saremo con tutto il nostro impegno”, ha concluso.

Colloquio a sorpresa tra Renzi e Cuperlo – Fuori programma a Montecitorio per le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato. Alle 17:30 nella sala del Cavaliere è entrato Gianni Cuperlo, che si è intrattenuto a colloquio con Renzi per una mezz’ora.

Berlusconi annuncia che guiderà la delegazione di Forza Italia domani mattina – Domani, alle 10.30, nella Sala del Cavaliere di Montecitorio, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, incontrerà il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi. Ad accompagnarlo i capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. L’annuncio è comparso sulla pagina facebook del Cavaliere.

Sel: “Valuteremo i singoli provvedimenti. Non sarà un’opposizione faziosa e cieca” – “Abbiamo ascoltato la sua agenda”, ha commentato Nichi Vendola, “sono titoli condivisibili, il problema è il contenuto. Abbiamo parlato di lavoro e richiesto che il piano futuro tenga conto dei lavoratori. Abbiamo bisogno del rilancio di un altro welfare ambientale. Siamo di fronte ad un Paese malato che ha bisogno di una terapia d’urto”. Tra i problemi posti anche quello degli F35: “Abbiamo chiesto di disinvestire negli armamenti e investire in scuola e università. Implementazione del diritto allo studio, per ragioni legate alla crescita dell’area della povertà. Abbiamo parlato poi del sud, per anni offeso e dimenticato”.

Nuovo Centrodestra. Il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano mette i paletti al presidente del Consiglio incaricato di formare un nuovo esecutivo: sì al governo ‘Renzi 1’ con la stessa maggioranza di Letta, no a un governo di centrosinistra. Ma siccome la Sel di Nichi Vendola si è già chiamata fuori, allora “il primo scoglio è superato”. E poi no a un governo ‘Renzi 1’ se nel programma del premier incaricato ci sarà la patrimoniale.

M5s dice sì alle consultazioni – Il voto online ha deciso: sì alle consultazioni per il M5s. Ridottissimo il margine di voti: i sì sono stati 20.843, i no 20.397 (gli aventi diritto erano 85.408). Quindi mercoledì una delegazione composta da Beppe Grillo e i capigruppo di Camera e Senato, D’Inca’ e Santangelo, incontrerà il premier incaricato, possibilmente in diretta streaming.

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