Come riconoscere i tipi di giacca da uomo (e quando metterli)

Pubblicato il 7 Agosto 2019 alle 17:22 Autore: Nicolò Zuliani
Come riconoscere i tipi di giacca da uomo (e quando metterli)

Nelle puntate precedenti:
TEORIA – – – – –

PRATICA –
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Cos’è la giacca?

È quell’indumento magico che persino i ventenni puntano, sebbene col terrore di sembrare vecchi. Sta bene a donne e uomini, e per gli ultimi è ancora obbligatoria in alcuni posti. Molti vorrebbero metterla più spesso ma non sanno come e quando. È stata creata per i militari; prova a chiuderla sul collo avvicinandone le estremità e scoprirai che è la giubba militare che usano ancora oggi. Per quello sul revere di sinistra c’è ancora l’asola di un bottone che non esiste più.

Entrare in un negozio d’abbigliamento del 2019 è un incubo sia economico che visuale, ed è voluto; più ti confondono e ti intimoriscono, più comprerai quella più costosa per compensare le scarse conoscenze e fuggirai.

Quando si mette la giacca?

Quando e dove vuoi. Una giacca ti fa entrare ovunque, trasmette un sacco di messaggi positivi ed evita l’effetto “NON MI RAPINI LA PREGO” che vedi negli occhi delle vecchiette per strada quando le incroci. Va bene per una serata romantica come per un pomeriggio a spasso, per un pranzo dai parenti, al lavoro, in vacanza. Magari sei un ingegnere appena uscito dall’università, o un creativo che s’è stancato di stare in un ufficio di desperados con le donne perennemente vestite a lutto.

Quello che stai per leggere vale per tutte le età e per tutte le taglie, è facoltativo e remixabile sotto i 25 anni, poi diventa più rigido.

La giacca sportiva (una domenica di scazzo)

Lino
Misto lino e cotone
Tweed

Un po’ più corta delle giacche normali, va considerata alla stregua della felpa per un uomo adulto. Si può mettere con un maglione a collo alto o coi jeans d’inverno e coi pantaloni di lino d’estate. Si usa nel tempo libero, in vacanza, nei fine settimana, nelle cene a casa di amici o dai suoceri; va bene anche nei coworking e negli uffici che hanno il calcio balilla e il ping pong, mentre se lavori in uffici di persone serie potrebbero farti storie. Questo non ti impedisce di metterla con la cravatta, basta farlo fuori dall’orario di lavoro.

Come riconoscerla

La giacca sportiva si può permettere guizzi che le altre giacche non hanno. Le stoffe sono grezze e funzionali, con fantasie marcate; può avere tasche esterne o a sbuffo, patch di cuoio sui gomiti, bottoni di cuoio intrecciato, la piega sulla schiena per facilitare i movimenti, la bandoliera per tener calda la parte bassa della schiena; insomma, sono giacche pensate per l’azione.

È una specie di maglione per chi c’ha voglia di tirarsi mantenendo l’aria da universitario cazzone. E se credi che faccia “vecchio” è perché sei abituato a vederla addosso ai vecchietti per strada. Ma il punto non è un capo d’abbigliamento in sé, bensì come lo abbini, come lo porti e CHI lo porta.

Il blazer (sabato sera maracaibu)

Il blazer tradizionale nasce blu oltremare e doppiopetto, in lana media e con bottoni d’oro. È stato creato in occasione della visita della Regina d’Inghilterra a bordo di una fregata militare. Piacque un sacco e si diffuse a macchia d’olio, in epoche in cui mostrarsi in spezzato era considerato estremamente trasgressivo.

E in linea generale, il doppiopetto funziona bene su chi è sopra la taglia 50

Tuttavia, siccome ogni generazione per affermare la propria sessualità deve distruggere le cose belle create dai padri, gli studenti dei college inglesi ne fecero una versione più sportiva, monopetto ed effettivamente più sobria.

È la giacca più salvavita in assoluto. Riesce a farti entrare nei locali o nelle feste dove tutti hanno la cravatta e tu no, a farti sembrare elegante anche se sei in bermuda, o in polo, o in espadrillas. La sua capacità di passare da scazzato a formale è immensa, e il modo giusto per portarla è non prenderla sul serio. Non si mette coi jeans, e in ufficio… bè, è rischioso e manda un messaggio poco simpatico, se hai appena iniziato. Tienilo per le serate.

NOTA: se ci metti una camicia coi gemelli, tieni conto dei bottoni. Non mescolare i metalli. Oro con oro, argento con argento. Tutto qui.

Giacca da completo (è lunedì mattina)

A differenza di quanto credono in molti, la giacca da completo è differente dalle altre e non va portata senza i suoi pantaloni per un motivo estetico (le mancano molte caratteristiche che vedremo poi) e pratico, ossia che i capi d’abbigliamento si consumano. Usare solo una giacca senza i pantaloni li renderà magicamente spaiati dopo qualche anno. Se però hai risorse economiche limitate o un armadio piccino, e non hai ancora molte occasioni di metterla, nessuno ti dirà niente.

La riconosci perché ha stoffe di pregio, bottoni di plastica della stessa tinta del tessuto, tre tasche con cucitura interna ed è ovviamente foderata, di solito in viscosa.

Riassumiamo:

Un completo da tempo libero in Harris tweed, qui inserito a mero scopo pornografico.

Giacca sportiva: stoffe grezze, rinforzi su tasche e gomiti, buone per le gite fuoriporta, serate sui prati e sbraco. Sono i fuoristrada delle giacche: quelle invernali sono nate per essere usate, usurate e rattoppate. Quelle estive per essere stropicciate e sbiadite.

Blazer: il salvavita se vai in vacanza e/o a una cena dove non hai idea di cosa t’aspetta. Blu scuro, sta molto bene anche sulle spalle di tua moglie quando dopo mangiato ti dirà che ha freddo: potrai dirle “haha, te lo dicevo che eri stupida a uscire con addosso solo un metro quadro di seta e sandali” oppure mettergliela sulle spalle e stare zitto. La seconda garantisce risultati migliori.

Giacca da completo: tessuti più fighetti, ha i bottoni di plastica della stessa tinta.

Questa sera parleremo di cosa guardare, in una giacca prefabbricata, per capire quanto ti stanno truffando e se puoi perdonarli.

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L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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